Risonanza magnetica ad alto campo a Firenze

La macchina Philips Prodiva, di nuova installazione, permette una risoluzione molto maggiore delle immagini e dunque una migliore capacità di dettaglio clinico

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Presso l’Istituto Fiorentino è disponibile un nuovo apparecchio di Risonanza Magnetica ad alto campo (1,5T) Philips Prodiva di nuova installazione che permette l’esecuzione di molteplici tipologie d’esame.

Risonanza magnetica "aperta" o "chiusa" (ad alto campo)?

La Risonanza Magnetica utilizza un campo magnetico e onde elettromagnetiche a radiofrequenza per produrre immagini diagnostiche del corpo umano. La potenza del magnete, espressa in Tesla, è l’elemento che maggiormente influenza la qualità di una Risonanza Magnetica e di conseguenza la sua resa diagnostica. La Risonanza Magnetica Aperta a basso campo è costituita da un magnete a basso campo e poco potente che produce delle immagini di qualità minore. Spesso i pazienti si preoccupano soltanto di informarsi se la Risonanza è “aperta” o “chiusa” non prendendo minimamente in considerazione l’aspetto qualitativo del macchinario e la sua resa diagnostica. Tuttavia, partendo dal presupposto che nessuna Risonanza Magnetica ad alto campo è “aperta”, bisogna mettere sul piatto della bilancia la possibilità di ottenere immagini realmente diagnostiche con il proprio comfort. Gli apparecchi ad alto campo di ultima generazione sono dotati di sistemi audio-visivi e di aerazione che rendono più confortevole l’esperienza. La Risonanza Magnetica Aperta a basso campo non può inoltre effettuare alcune tipologie di esami diagnostici, necessarie per individuare le lesioni più fini. Per questa categoria di esami l’opzione di apparecchi ad alto campo risulta una scelta obbligata. 

Esami di Risonanza Magnetica (RM) disponibili presso l’istituto fiorentino analisi:

Risonanza magnetica osteoarticolare 
Risonanza magnetica rachide
Risonanza magnetica fegato con mezzo di contrasto epatospecifico
Colangio risonanza magnetica 
Uro-risonanza magnetica e pielo-RM 
Risonanza prostatica multiparametrica e biparamentrica (senza utilizzo di bobina endorettale)
Risonanza magnetica encefalo e cranio
Risonanza magnetica collo
Risonanza magnetica torace e mediastino
Risonanza magnetica mammaria
Risonanza magnetica scavo pelvico e ginecologica
Angio-risonanza magnetica tutti i distretti
Risonanza magnetica ginocchio 
Risonanza magnetica rachide Lombosacrale
Risonanza magnetica rachide cervicale 
Risonanza magnetica rachide dorsale
Risonanza magnetica colonna in toto 
Risonanza magnetica gomito 
Risonanza magnetica caviglia 
Risonanza magnetica polso
Risonanza magnetica encefalo e tronco ecefalico
Risonanza magnetica prostatica multiparametrica e biparametrica
Risonanza magnetica addome
Risonanza magnetica scavo pelvico

Cos’è la risonanza magnetica

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando campi magnetici, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni ionizzanti. 
Viene utilizzata per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche perché permette di visualizzare soprattutto gli organi interni, insieme allo scheletro e alle articolazioni.
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    La risonanza magnetica non prevede l'uso di sostanze radioattive né di radiazioni ionizzanti come quelle dei raggi X, ma sfrutta campi magnetici di alta intensità e onde a radiofrequenza.

    Allo stato attuale delle conoscenze non c'è ragione di credere che la RM possa provocare danni nemmeno a distanza di tempo.


    Per eseguire l'esame, al paziente viene chiesto di stendersi su un lettino che viene fatto scorrere dentro a un’apposita macchina, e di restare fermo e rilassato per tutta la durata dell'esame.

Preparazione alla risonanza

Il giorno dell'esame si consiglia di indossare indumenti senza ganci o bottoni automatici, spille, chiusure lampo o altre parti metalliche, che andrebbero in ogni caso tolti prima dell'esecuzione dell'indagine. Si consiglia di prestare molta attenzione anche ai punti metallici applicati in tintoria, che spesso restano attaccati alle etichette perché difficilmente visibili.
Occorre togliere gioielli e piercing, fermagli per capelli e cinture, occhiali e orologio, ma anche eventuali lenti a contatto, apparecchi per l'udito, protesi dentarie mobili, cinti sanitari, busti e parrucche. 
E’ necessario rimuovere i cosmetici dal viso e dagli occhi.

Per gli esami con mezzo di contrasto (gadolinio) può essere richiesto un trattamento preventivo per evitare reazioni rischiose nei soggetti allergici. Viene anche richiesta la valutazione della funzionalità renale (creatininemia) per valutare un’eventuale insufficienza renale, che sconsiglierebbe l’utilizzo del gadolinio.
Soltanto quando è previsto l'uso di un mezzo di contrasto, le donne che allattano dovrebbero raccogliere e conservare prima dell'esame il latte necessario per le 24 ore successive all'indagine, da somministrare con il biberon per evitare il rischio che la sostanza passi al piccolo.

Le donne portatrici di mezzi contraccettivi intrauterini (IUD) come la spirale dovrebbero consultare ginecologo per valutare l'opportunità di eseguire un'ecografia di controllo, per accertarsi che il dispositivo non si sia spostato sotto l'effetto dei campi magnetici prodotti nel corso dell'esame, col rischio che la sua efficacia si sia ridotta e che si vada incontro a una gravidanza indesiderata.

Controindicazioni all’esecuzione di RM

La Risonanza Magnetica Nucleare non è controindicata durante la gravidanza, anche se è consigliabile evitarla nelle prime 12 settimane, se non indispensabile e urgente.

La Risonanza Magnetica Nucleare è controindicata nei pazienti portatori di pacemaker cardiaco o di neurostimolatori, perché i campi magnetici generati dall'apparecchiatura potrebbero alterare il loro funzionamento; è controindicato anche per chi, a seguito di incidenti o di interventi chirurgici, ha nel corpo strutture metalliche di vario tipo, specialmente se in prossimità di organi vitali, per evitare che i campi magnetici prodotti dalla macchina possano provocare il loro spostamento o il loro surriscaldamento. Tipicamente si tratta di protesi, chiodi e viti applicate in ortopedia, ma esistono anche altri dispositivi in uso in altri rami della chirurgia (per esempio in interventi di angioplastica su arterie e vene), realizzati con materiali che potrebbero rendere rischioso l'esame. Recentemente sono stati messi a punto e introdotti nella pratica chirurgica nuovi materiali che non interferiscono con l'indagine. In ogni caso è bene segnalare ogni tipo di operazione subita in passato. 
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